venerdì 3 febbraio 2012

Il parassita della società









A volte la fame gioca brutti scherzi. Pensate al tizio che ha prestato la propria immagine per impersonare il parassita della società del noto spot TV contro l’evasione fiscale. Da allora non dorme quasi più, mangia pochissimo ed è caduto in depressione. Pare che sua madre, vedendo lo spot, abbia avuto un mancamento e sia stata ricoverata una settimana in ospedale per accertamenti.
E pensare che la sua famiglia d’origine ha sempre regolarmente pagato tutte le imposte, perfino l’IRAP e il canone RAI…
Con il senno di poi, non avrebbe accettato quell’ingaggio, per 30 denari!
Suo figlio continua a chiedere cosa sia un evasore fiscale. A scuola gli hanno messo strane idee in testa. La mamma gli dice di andare a giocare. Ma lui accende la TV e vede per la 300.000esima volta il fatidico spot. Booh, cosa cavolo farà papà per vivere? Mamma gli ha detto che papà era una persona importante, che lavora in televisione, che presto diventerà famoso…
Ma di fronte all’evasione fiscale non c’è futuro. Se avesse dato retta a suo cugino, avrebbe partecipato a quella fiction, La Piovra 45, impersonando un mafioso. Meglio sarebbe stato. Almeno la gente che avrebbe incontrato per strada, avrebbe portato rispetto.. Non si sa mai, se finge o lo è davvero, un mafioso.
Invece si è andato a incasinare la vita, mannaggia. Con quel suo bel viso da rapinatore di banche, cosa c’entra con l’evasione fiscale? Che poi, il malloppo delle rapine, non viene mica tassato, o almeno, credo. I suoi amici e conoscenti lo sanno che non c’entra niente con l’evasione. Niente di niente, neppure evasione dal carcere, visto che non l’hanno mai beccato!
Per uscire dal tunnel, il suo agente gli ha parlato di quella possibilità, il sequel dello spot. Quello in cui lui si riabilita, dopo aver pagato le tasse. Poi, messo a nuovo, elegante sorridente, si sposa in chiesa con la sua compagna e si lancia verso una vita felice, di successo ed onestà. Che bello!

lunedì 14 novembre 2011

Nuovo Governo Monti: tornano le tasse!

Il Prof. Mario Monti è all'opera per formare la nuova squadra di governo e per definire un programma di massima, al fine di tentare di risanare l'economia italiana, così duramente colpita dagli speculatori negli ultimi tempi.
Al di là degli aspetti politici, soffermiamoci su quelli tecnici, visto che di governo prevalentemente tecnico si tratterà (pare).
La domanda è: quanto ci costerà tutto ciò?
Voglio dire, non per colpa di Monti, che si sobbarca un onere gravosissimo e indigesto, in modo particolare per i politici, che sperano di perpetuare la loro vita politica in eterno (e non mi riferisco a Berlusconi, o solo a lui, ma a tutti).
In sintesi, la crisi c'è, e non è colpa degli italiani..... quindi bisogna fare qualcosa.
Il che si tradurrà, a breve, anzi a brevissimo, in nuove tasse per tutti.
Chi pagherà queste nuove tasse? I ricchi, che sono identificati dalle nostre parti con gli evasori, oppure, ancora una volta, i poveri... che comunque pagano sempre...
Il problema per lo Stato tassatore è sempre quello, facilità di individuare i patrimoni e le basi imponibili, impossibilità per queste di svanire nel nulla, magari in Svizzera, tempi di riscossione brevi o brevissimi (in tal caso il prelievo diretto dai conti correnti bancari è come la manna!)
Il mio modesto parere è che, alla fine, pagheremo tutti, ricchi e poveri, nella misura in cui i nostri beni sono al sole, e non possono essere "spostati" all'estero con un clic, o con una valigia...
Un'altra volta vi spiegherò come la penso sulle tassazioni selvagge, indipendentemente da chi le propone.
Penso solo all'acclamazione, quasi una standig ovation, ricevuta da Monti al suo primo ingresso al Senato. Credo che per il neo senatore, quelli saranno gli unici momenti felici del suo periodo romano. Poi tutti cominceranno ad odiarlo, come noi del resto.