mercoledì 5 dicembre 2007

Buone nuove dalla Finanziaria 2008

Per superare un po' l'indignazione del contribuente medio che spesso si avverte leggendo le pagine di questo blog vi voglio segnalare che nella legge Finanziaria alle volte ci sono anche buone novità. E quando ciò accade noi lo diciamo, anzi lo urliamo... Perchè ricordate, il motto è sempre quello: le uniche tasse "buone" sono quelle risparmiate!!!
Nella Finanziaria 2008 sono contenute infatti alcune novità positive che riguardano le persone fisiche, ed in particolar modo delle agevolazioni d’imposta nuove o di anni precedenti prorogate anche per il futuro.

1. INTERESSI PASSIVI SUI MUTUI: Il tetto massimo per la detraibilità degli interessi passivi sui mutui contratti per l’acquisto della prima casa aumenta da € 3.615,20 a € 4.000,00. Pertanto la detrazione massima s’innalzerà da 687 a 760 euro (19% degli interessi pagati).

2. TASSAZIONE DELLA PRIMA CASA: Dal 2008 la rendita catastale della prima casa non avrà più un peso fiscalmente rilevante. Viene così annullato l’effetto negativo previsto dalla Finanziaria dello scorso anno che incideva sulle detrazioni per carichi di famiglia. Viene prevista una ulteriore detrazione ICI per i possessori di immobili adibiti ad abitazione principale. L’importo sarà dal 2008 pari all’1,33 per mille della base imponibile, con un massimo di 200 euro, ragguagliati al periodo in cui l’immobile è abitazione principale.

3. AGEVOLAZIONI PER AFFITTI DI ABITAZIONI. Agli inquilini di immobili adibiti ad abitazione principale, ottenuti in locazione con un regolare contratto ai sensi della legge 431/98, spetterà una detrazione d’imposta pari a € 300 se il loro reddito non supera i 15.493,71 euro. La detrazione scende a 150 € se il reddito è superiore a 15.493,71 ma inferiore a € 30.987,41. La detrazione va ripartita fra i soggetti che risiedono nell’immobile. L’agevolazione vale anche per i redditi 2007. P.S. Questa è la famosa agevolazione ai "bamboccioni" citati dal ministro Padoa-Schioppa, che ha fatto rizzare i capelli a molti benpensanti.

4. AGEVOLAZIONI PER AFFITTI AI GIOVANI. L’agevolazione di cui sopra può salire a € 991,60 se il reddito non supera € 15.493,71 e € 495,80 se è compreso fra 15.493,71 e 30.987,41, nel caso in cui gli inquilini abbiano un’età compresa fra i 20 e i 30 anni. N.B. L’abitazione deve essere diversa da quella dei genitori o affidatari dei giovani. Per coloro che hanno un reddito incapiente, cioè non sono in grado di usufruire dell’intera detrazione a causa del reddito basso, è prevista la corresponsione di un pari importo in denaro, secondo modalità da definire. A partire dai redditi 2007.

5. BONUS DEL 19% PER OSPITALITA’ AGLI STUDENTI. Sui canoni di locazione ma anche su quelli pagati dagli studenti per contratti di ospitalità stipulati con Università, enti di diritto allo studio, collegi universitari e altri enti senza fini di lucro, è prevista la detrazione d’imposta del 19%, con un tetto massimo di spese di € 2.633. L’agevolazione massima è quindi di € 500. E’ necessario che gli studenti siano iscritti ad una università situata in un comune diverso da quello di residenza, distante da quest’ultimo almeno 100 km.

6. DETRAZIONE PER IL CONIUGE CON ASSEGNI PERIODICI. Al coniuge che percepisce assegni periodici per separazione o divorzio, con esclusione di quelli per il mantenimento dei figli, spetterà una detrazione d’imposta pari a € 1.725, se il suo reddito sarà inferiore a € 7.500. In caso di reddito più alto, fino a € 15.000 o fino a € 55.000, spetterà una riduzione base di € 1.255, aumentata o diminuita di un certo importo, ottenibile attraverso calcoli complessi, variabile in base al reddito. In vigore dai redditi 2007.

7. AGEVOLAZIONE RISTRUTTURAZIONI DEL 36% E IVA AL 10%: Viene prorogata fino al 2010 l’agevolazione sulla ristrutturazione delle abitazioni consistente nel 36% dell’IRPEF, con il tetto annuo di 48.000 euro per ogni unità immobiliare.
Dal 2008 sono interessati anche gli imprenditori individuali e i soci di società di persone.
Anche l’IVA sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie dei fabbricati abitativi rimane ridotta al 10% anche fino all’anno 2010. Se l’impresa edile o chi esegue l’opera fattura anche i materiali impiegati nella costruzione, dal 2008, per poter applicare l’IVA agevolata, non è più necessario che indichi distintamente in fattura l’importo della manodopera. Tale suddivisione resta però necessaria per l’agevolazione del 36%.

8. SPESE PER RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA: Fino a tutto il 2010 chi installa pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali, potrà detrarre dall’IRPEF dovuta nell’anno, un importo pari al 55% della spesa sostenuta, fino ad un massimo di 60.000 euro (importo massimo di agevolazione). Stessa agevolazione fino al 2010 anche a coloro che sostituiscono gli impianti di riscaldamento con altri dotati di caldaie a condensazione, con un bonus massimo di € 30.000. Spetta inoltre la detrazione d’imposta del 55%, fino ad un massimo di € 100.000, per la riqualificazione energetica di edifici esistenti, in modo tale da consentire un risparmio energetico pari almeno al 20%. La novità in vigore dal gennaio 2008 consiste nella suddivisione dell’agevolazione in rate costanti in numero da 3 a 10, con una scelta da effettuare al momento della prima detrazione nel modello Unico. In precedenza le rate erano obbligatoriamente tre. Non essendo stato chiarito come comportarsi per le spese sostenute nel 2007, è preferibile ritardare a gennaio 2008 il saldo del corrispettivo per i lavori oggetto della presente agevolazione, nel caso in cui l’importo da imputare a ciascun anno non trovi capienza nel reddito conseguito. In tal modo sarà possibile rateizzare l’importo dell’agevolazione fino a 10 anni ed evitare di perdere parte del beneficio. Dal 2008 l’asseverazione da parte di un tecnico abilitato ed il rilascio di una certificazione energetica non sarà più necessaria nel caso di sostituzione di finestre comprensive di infissi e per l’installazione di pannelli solari. Negli altri casi occorrerà provvedere come in passato.

9. ASILI NIDO: Prorogata al 31 dicembre 2008 l’agevolazione per le spese sostenute dai genitori per le rette degli asili nido. L’importo massimo è di 120 euro per ogni figlio, pari al 19% della spesa agevolabile sostenuta di € 632.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

In obiezione alle "BUONE NUOVE" appena elencate, farei osservare come, anche questa volta, tutti i benefici vanno alle solite classi ricche e privilegiate...
Parlo ad esempio delle famiglie che, evidentemente benestanti, hanno potuto permettersi il lusso di fare dei figli, e cui lo Stato, invece di aumentare le tasse e togliere privilegi in virtù della lora ricchezza, continua invece a regalare denari in forma di sussidi, detrazioni, facilitazioni per asili nido, attività ludiche e ginniche e quant'altro...
Nel mio caso specifico invece, che non sono ricca, non ho mai potuto permettermi figli, che non ho nessun reddito in quanto disoccupata, e che posseggo soltanto un box auto avuto in eredità da mia madre, a causa della abolizione della NO TAX AREA da quest'anno sarò costretta a presentare la dichiarazione UNICO 2008, a pagare le tasse sulla (immaginaria) rendita del box auto (immaginaria perche in realtà è in disuso e non mi rende alcunchè e sul quale invece già pago ICI e tassa sui rifiuti...), e ovviamente a pagare anche una parcella di circa 75 Euro alla mia commercialista per presentare la dichiarazione, che invece negli ultimi anni (dispiace doverlo ammettere ma... grazie a Berlusconi!) non ero MAI PIU' stata tenuta a presentare...
Spero che nel 2009, ora che Prodi & company sono stati costretti a tornarsene a casa, di BUONE NOTIZIE come queste non dovremo più averne....

Dott. Lorenzo Esposito ha detto...

La politica fiscale a favore delle famiglie in Italia purtroppo è scandalosa. Nel senso che di incentivi reali non se ne sono mai visti a differenza di ciò che avviene in Francia ed altri paesi europei, in cui le cose vanno molto meglio. Spero vivamente che il prossimo governo farà qualcosa in tale direzione. L'altra cosa che secondo me andrebbe predisposta è l'allagamento della no-tax area, come già illustrato in un post dello scosrso anno. Far pagare le imposte a persone con redditi inferiori alla soglia di povertà non è da paese civile.
Per finire vorrei spendere due parole sulla tassazione degli immobili che attualmente è basata sulla famigerata rendita catastale. L'IRPEF sulla rendita è a mio avviso un'imposta sul patrimonio e come tale andrebbe abolita.Gli immobili, se abitati dal proprietario o se non locati non producono in realtà alcun reddito, anzi, comportano delle uscite monetarie per le eventuali spese di manutenzione o altro. Pertanto sottoporli a tassazione è un esproprio ai danni dei contribuenti, semplicemente per recuperare risorse da utilizzare per la spesa pubblica.
Però.... Sul fronte fiscale forse il barometro volge al bello! Infatti, per la prima volta, non è solo il centro-destra che promette di abbassare le tasse (e di solito lo fa), ma anche il centro-sinistra, solitamente campione nelle stangate. Quindi... Rilassiamoci, comunque vada pagheremo meno tasse!