martedì 8 gennaio 2008

Ridurre le tasse per far ripartire il Paese.

La teoria sostenuta da eccelsi economisti d’oltreoceano ed europei secondo cui la chiave di volta per incentivare lo sviluppo economico di un Paese consiste nella riduzione delle imposte, è già stata illustrata nel post dedicato al libro di Oscar Giannino intitolato “Contro le tasse”. Da un po’ di tempo a questa parte sono stati numerosi gli esponenti politici gli economisti e gli imprenditori che hanno avvalorato e sostenuto la medesima tesi.
Ora è stato pubblicato uno studio di Bankitalia che sostiene che una riduzione di un solo punto percentuale dell’IRPEF sui redditi da lavoro, comporterebbe una crescita in termini di PIL pari allo 0,4% con effetto immediato, ed in seguito si stabilizzerebbe fra lo 0,32 e lo 0,37% per i successivi 3 anni.
Questa è la ricetta economica di Bankitalia che, anche se non molto coraggiosa, (io avrei cercato di ridurre le imposte del 5-10%, per capire cosa sarebbe successo! Se tanto mi dà tanto….), rappresenta quanto di più sensato si possa fare immediatamente per salvare il Paese.
La politica ovviamente ragiona in modo diverso. O meglio, probabilmente non ragiona affatto! Infatti alla voce che il Governo stava studiando delle misure per calare le imposte sui redditi da lavoro, mi sono un po’ rallegrato. Purtroppo però alla notizia buona, segue la cattiva…. Infatti gli strateghi del Governo stanno pensando di finanziare il calo di IRPEF sui redditi da lavoro con l’aumento delle tasse sulle rendite finanziarie! Orrore!! Quella che viene chiamata “armonizzazione della tassazione sulle rendite finanziarie” è un’altra manovra sbagliatissima, specie in Italia, dove è lo Stato con il suo debito pubblico che sostanzialmente ci rimetterebbe, in seguito al certo innalzamento dei tassi sui BOT e CCT.
Sembrava che finalmente Prodi & C. avessero capito qual’è la strada giusta per cominciare a fare qualcosa di buono per l’Italia, ma purtroppo ci siamo sbagliati!
Ecco perché mi vedo costretto a ripetere ancora le stesse cose… Finchè la politica continua a “sragionare” e a proporre soluzioni che non sono corrette dal punto di vista economico, è normale che le cose non vadano bene.
Ci vorrebbe Mario Draghi per sistemare i conti del Paese…
Un’ultima immagine. Voi investireste tutti i vostri risparmi su un titolo la cui quotazione in Borsa fosse in picchiata? E più scende, più voi continuate a comprare… Tanto prima o poi salirà!O no?
Domanda: si deve proprio toccare il fondo per capire che si sta’ sbagliando?
Per approfondimenti leggete questo articolo.

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