Questo almeno in teoria. Ma in pratica cosa può succedere?
1) Che gli evasori, attivi o passivi, cioè i locatori e i locatari, non in regola con il fisco, omettano di comunicare i dati richiesti. In questo caso è prevista una sanzione da 103 € a 2065, ai sensi dell’art. 13 del DPR 29/09/1973 n. 605.
Però bisogna considerare che la comunicazione dei dati catastali all’ENEL o ad altri erogatori va spedita per posta ordinaria. Quindi è possibile che parecchi questionari compilati e rispediti vadano persi. A mio avviso non è possibile irrogare sanzioni se non si prova che il contribuente/utente abbia ricevuto il questionario e non lo abbia rispedito compilato.
Se il pensiero di essere sanzionati non vi fa dormire la notte allora rispedite il questionario per raccomandata!
2) Se si omette l’invio del questionario si impedisce al fisco di ottenere quei dati che possono portare ad effettuare un accertamento.
Solo in un secondo tempo, controllando la massa di dati ricevuti e incrociandoli con quelli già a disposizione, l’Agenzia delle Entrate selezionerà le posizioni incongruenti e procederà ad un controllo ulteriore, sul campo. E cioè la battaglia si sposterà casa per casa, al fine di verificare locazioni abusive di immobili e attività artigianali sconosciute al fisco. E’ chiaro che se la massa di questionari non inviati volontariamente, quelli spediti e non arrivati, quelli contenenti dati errati ecc.. è molto elevata, l’operazione studiata dal fisco può andare a monte, perché la scrematura iniziale non consentirebbe di concentrare gli sforzi su un numero sufficientemente limitato di posizioni anomale.
3) Le associazioni dei consumatori hanno lamentato che per molti utenti è difficile reperire i dati catastali dell’immobile e che l’Anagrafe tributaria ha già molti dati relativi alle utenze. E’ senz’altro vero, ma allora che cosa dovrebbero dire l’ENEL e gli altri gestori? Perché quel piccolo comma contenuto nella Finanziaria per il 2005 grava notevolmente anche sugli erogatori. E non appare giusto che l’Agenzia delle Entrate scarichi il proprio lavoro su soggetti terzi che si vedono costretti ad effettuare una notevole mole di lavoro, e per di più gratis! Oppure sui contribuenti che sono chiamati a rispondere a quesiti tecnici, tali da generale allarmismo e sconforto negli anziani e non solo, che non sono in grado di compilare i modelli senza un supporto esterno.
Per tutti questi motivi, pur ritenendo sacrosanto il compito di “stanare gli evasori”, io ritengo scandaloso accollare ad altri quei controlli che la legge impone agli organi competenti.