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lunedì 14 novembre 2011

Nuovo Governo Monti: tornano le tasse!

Il Prof. Mario Monti è all'opera per formare la nuova squadra di governo e per definire un programma di massima, al fine di tentare di risanare l'economia italiana, così duramente colpita dagli speculatori negli ultimi tempi.
Al di là degli aspetti politici, soffermiamoci su quelli tecnici, visto che di governo prevalentemente tecnico si tratterà (pare).
La domanda è: quanto ci costerà tutto ciò?
Voglio dire, non per colpa di Monti, che si sobbarca un onere gravosissimo e indigesto, in modo particolare per i politici, che sperano di perpetuare la loro vita politica in eterno (e non mi riferisco a Berlusconi, o solo a lui, ma a tutti).
In sintesi, la crisi c'è, e non è colpa degli italiani..... quindi bisogna fare qualcosa.
Il che si tradurrà, a breve, anzi a brevissimo, in nuove tasse per tutti.
Chi pagherà queste nuove tasse? I ricchi, che sono identificati dalle nostre parti con gli evasori, oppure, ancora una volta, i poveri... che comunque pagano sempre...
Il problema per lo Stato tassatore è sempre quello, facilità di individuare i patrimoni e le basi imponibili, impossibilità per queste di svanire nel nulla, magari in Svizzera, tempi di riscossione brevi o brevissimi (in tal caso il prelievo diretto dai conti correnti bancari è come la manna!)
Il mio modesto parere è che, alla fine, pagheremo tutti, ricchi e poveri, nella misura in cui i nostri beni sono al sole, e non possono essere "spostati" all'estero con un clic, o con una valigia...
Un'altra volta vi spiegherò come la penso sulle tassazioni selvagge, indipendentemente da chi le propone.
Penso solo all'acclamazione, quasi una standig ovation, ricevuta da Monti al suo primo ingresso al Senato. Credo che per il neo senatore, quelli saranno gli unici momenti felici del suo periodo romano. Poi tutti cominceranno ad odiarlo, come noi del resto.

martedì 12 maggio 2009

L’IVA PER CASSA. AL VIA UNA PROMESSA DI BERLUSCONI

Finalmente è stato posto l’ultimo tassello mancante per attuare la cosiddetta IVA per cassa, promessa proprio da Silvio Berlusconi nella campagna elettorale dello scorso anno. Vediamo una breve sintesi.
COS’E’: La disposizione contenuta nel D.L. n. 185 del 29.11.2008 consente ad alcune tipologie di soggetti di versare l’IVA periodica solo una volta incassate le fatture emesse.
SOGGETTI INTERESSATI. La legge si applica agli imprenditori e ai professionisti che abbiano avuto, nell’anno precedente, un volume d’affari non superiore a € 200.000. Si tratta di una FACOLTA’ non di un obbligo.
PERIODO DI VALIDITA’: La norma è in vigore dal 28 aprile 2009, in seguito alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, del regolamento attuativo.
ESCLUSIONI: L’IVA per cassa non è applicabile alle fatture emesse nei confronti di privati oppure di soggetti che operano in particolari regimi d’imposta, come reverse charge (edilizia), produttori agricoli, commercianti di sali e tabacchi o prodotti editoriali o telefonici, agenzie di viaggio, rivenditori di beni usati in regime del margine.
INDICAZIONE IN FATTURA: E’ fondamentale che sulla fattura emessa venga indicata chiaramente una dicitura del tipo “Operazione con IVA ad esigibilità differita, ex art. 7 del DL 185/08”. In mancanza l’operazione si considera ad esigibilità immediata, per cui l’IVA andrà assolta con le scadenze ordinarie.
VERSAMENTO ENTRO UN ANNO: Il differimento del versamento dell’IVA può durare al massimo un anno dall’emissione della fattura. Trascorso tale termine l’IVA va versata anche se la fattura non è stata incassata.
DETRAZIONE DIFFERITA DELL’IVA: Chi riceve una fattura con la dicitura relativa al differimento, non potrà detrarre l’IVA immediatamente, ma solo al momento in cui ne pagherà l’importo. Se ciò non avvenisse entro un anno, la detrazione sarà possibile a tale scadenza.