lunedì 17 settembre 2007

A PROPOSITO DI PARADISI FISCALI

La storia dei campioni sportivi, degli artisti e degli imprenditori che migrano verso i paradisi fiscali è piuttosto vecchia. Ma vediamo sapere come funziona il giochino.
COSA SONO I PARADISI FISCALI: Sono quei paesi esteri con un regime fiscale privilegiato cioè nei quali si pagano molte meno imposte rispetto all’Italia. Per avere un’idea basta sfogliare l’elenco redatto dal Ministero delle Finanze, la cosiddetta BLACK LIST, che comprende stati come Andorra, Antille Olandesi, Bahamas, Bermuda, Grenada, Hong Kong, Isola di Man, le ormai famigerate Isole Cayman tanto abusate nel caso Parmalat, le Maldive, Malta, Mauritius, Principato di Monaco (leggi Montecarlo che tutti conoscono come il paradiso fiscale per antonomasia), San Marino e Svizzera.
Come si vede spesso i paradisi fiscali sono anche paradisi naturali, ma chi cerca di pagare meno tasse non li sceglie per le acque cristalline, ma piuttosto per quelle un po’ più torbide dove andare a imboscarsi.
La lista è stata aggiornata nel 2002 e i criteri per la sua formazione sono basati su:
- bassa o inesistente forma di tassazione personale
- basso livello di trasparenza o collaborazione informativa con l’Amministrazione Finanziaria italiana
- bassa incisività dei poteri e modalità di accertamento.


COME SI FA A PAGARE LE IMPOSTE NEI PARADISI FISCALI?
Certamente non è una libera scelta del contribuente, ma occorre esaminare le norme contenute nel TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi).
L’art. 2 del Testo Unico prevede che siano tassati in Italia i redditi delle persone fisiche residenti in Italia, ovunque prodotti (quindi anche all’estero) e i redditi prodotti in Italia da persone fisiche residenti all’estero.
QUINDI: Possono sfuggire al fisco italiano solo I REDDITI DI CITTADINI NON RESIDENTI PRODOTTI ALL’ESTERO. Questa non è una falla del sistema, ma deriva da una norma fiscale accettata in gran parte del mondo per evitare il fenomeno della doppia imposizione (cioè la tassazione degli stessi redditi in due paesi differenti contemporaneamente).
In conclusione, per sfuggire alle imposte in Italia è sufficiente risiedere all’estero e conseguire là i redditi. Bella scoperta……… Nei prossimi post vedremo di approfondire questi importanti concetti finora espressi e quali controlli fa il fisco per impedire gli abusi. Un businessman americano diceva che NON ESISTONO PASTI GRATIS, e ciò è vero anche nel caso in cui qualcuno voglia pagare le tasse all’estero.

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