A quanto pare siamo alle solite! Pare che l’Amministrazione Finanziaria voglia restituire la parola alle cartelle mute….
Il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate Massimo Romano, intervenuto a Telefisco2008, in riferimento alla sentenza della Corte Costituzionale del novembre scorso, ha affermato che “la mancata individuazione del responsabile non determina la nullità della cartella. Vedremo se sarà effettuato un intervento normativo su questo”.
Quindi siamo alle solite, il fisco sbaglia, ma non solo non lo ammette, ma “aspetta” un provvedimento legislativo che vada a sanare gli errori. E considerando che in tema di entrate non scherza nessun governo, e che lo Statuto del Contribuente è la legge più violata che ci sia… tutto è possibile!
Le buone notizie sono che le associazioni dei contribuenti sono sul piede di guerra e che è possibile che si trovi un accordo “a tavolino” fra Equitalia e i rappresentanti dei consumatori e dei contribuenti. Gli incontri sono fissati a partire da domani 31 gennaio.
L’altra buona notizia è che sul fronte delle sentenze delle Commissioni Tributarie, si forma di giorno in giorno l’orientamento giurisprudenziale a favore della nullità delle cartelle mute. Ormai nel 2008 siamo a quota 10 sentenze a favore dei contribuenti. In più, ci sono stati due casi di “condanna alle spese” in capo all’Agenzia delle Entrate. Cosa che parrebbe normale, in considerazione del principio civilistico (e civile) del “chi perde, paga”, ma purtroppo chi si occupa di contenzioso tributario, sa bene che il fisco non viene quasi mai condannato a pagare le spese. Ma questa è un’altra storia….
In ogni caso, vi terremo informati!
Il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate Massimo Romano, intervenuto a Telefisco2008, in riferimento alla sentenza della Corte Costituzionale del novembre scorso, ha affermato che “la mancata individuazione del responsabile non determina la nullità della cartella. Vedremo se sarà effettuato un intervento normativo su questo”.
Quindi siamo alle solite, il fisco sbaglia, ma non solo non lo ammette, ma “aspetta” un provvedimento legislativo che vada a sanare gli errori. E considerando che in tema di entrate non scherza nessun governo, e che lo Statuto del Contribuente è la legge più violata che ci sia… tutto è possibile!
Le buone notizie sono che le associazioni dei contribuenti sono sul piede di guerra e che è possibile che si trovi un accordo “a tavolino” fra Equitalia e i rappresentanti dei consumatori e dei contribuenti. Gli incontri sono fissati a partire da domani 31 gennaio.
L’altra buona notizia è che sul fronte delle sentenze delle Commissioni Tributarie, si forma di giorno in giorno l’orientamento giurisprudenziale a favore della nullità delle cartelle mute. Ormai nel 2008 siamo a quota 10 sentenze a favore dei contribuenti. In più, ci sono stati due casi di “condanna alle spese” in capo all’Agenzia delle Entrate. Cosa che parrebbe normale, in considerazione del principio civilistico (e civile) del “chi perde, paga”, ma purtroppo chi si occupa di contenzioso tributario, sa bene che il fisco non viene quasi mai condannato a pagare le spese. Ma questa è un’altra storia….
In ogni caso, vi terremo informati!
1 commento:
Non serve commentare una cosa di questo tipo
Lo stato sbaglia e poi correggie le leggi per fregare il cittadino
le associazioni parlano parlano parlano e non tutelano le imprese e il cittadino
La legge davrebbe essere legge e se le cartyelle sono errate nella loro compilazione vanno riemesse in base alla legge senza storie con le successive conseguenze per l'uffico delle entrate
mi sembra sia facile far rispettare le leggi da parte delle associazioni preposte dato che lo stato se ne frega
se c'è qualcuno di serio vediamo sosa è in gradi di fare
ciao
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