Cosa c’è di meglio che varcare il confine durante le vacanze di Natale per raggiungere località amene nella vicina Slovenia? Per dedicarsi agli sport invernali, alle terme, ai massaggi, al cibo al buon vino (quello italiano è migliore, ma non è male neanche il loro) ecc…
Attenzione però, ora il gioco è diventato meno bello!
Dall’estate del 2008 per pagare i pedaggi autostradali in Slovenia (ma anche in Austria e Svizzera) hanno introdotto un meccanismo odioso e iniquo denominato “vignetta” (o vinjeta per i puristi dello sloveno).
Esso consiste in un bollino da applicare sul parabrezza dell’auto che ha l’indiscutibile vantaggio di permettere di pagare tutti i pedaggi di un certo arco di tempo in un’unica soluzione, senza costringere l’automobilista a fermarsi ogni volta per versare l’obolo.
Lo svantaggio consiste nel fatto che il periodo minimo coperto dalla vignetta è di ben sei mesi, al costo modico di 35 euro!!! O meglio, per i residenti in Slovenia e per gli abitanti della zona di confine in Italia o altri paesi, che sono soliti “sconfinare”, la cifra è un affarone. Per quelli che ci vanno una volta e basta, magari percorrendo pochi chilometri, l’esborso è enorme…
Ora, è vero che a casa propria ognuno ha il diritto di fare quello che gli piace, ma qui c’è qualcosa che tocca!
Intanto, il pedaggio autostradale si configura come il corrispettivo per fruire di un servizio, che dovrebbe essere tanto maggiore, quanto maggiore è il servizio reso. Generalmente i parametri per misurare il servizio sono la distanza percorsa e il peso/dimensione del veicolo che transita, in ragione del maggiore consumo del manto stradale che causa un automezzo più grande. Con l’applicazione del sistema della vignetta (solo per le auto) il parametro della distanza percorsa va a farsi benedire, agevolando ingiustamente proprio coloro che “consumano” maggiormente l’asfalto con l’uso più intenso. In altre parole, è un modo elegante per far pagare l’usura della strada ai turisti al posto dei propri concittadini, che pagano così solo una cifra simbolica. Ho letto che la Slovenia si appresta a effettuare grandi lavori sulle autostrade e probabilmente il conto lo vuol far pagare a noi e agli altri turisti che transitano, magari per andare in Croazia.
E’ una tassa sul turista bella e buona che l’Unione Europea non dovrebbe permettere, così come non permette condotte giuste o sbagliate in materia fiscale all’Italia o ad altri paesi.
mercoledì 7 gennaio 2009
L’ultima rapina in Slovenia: la tassa sul turista. Parte 1°
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